Quali piante sono velenose per i nostri Aussie?
Acetosa
L'acido ossalico contenuto in gran quantità nelle sue foglie dopo la fioritura può determinare gravi insufficienze renali.
​
Aconito
L'intera pianta è velenosa, ma sono soprattutto le foglie ad essere tossiche. I primi sintomi compaiono dopo 10 minuti dall'ingestione e la morte subentra per paralisi respiratoria.
​
Agrifoglio
E' più difficile che il cane si intossichi mangiando le sue foglie che sono notoriamene appuntite, mentre è più frequente l'ingestione delle bacche che possono causare vomito, diarrea, torpore, coma e morte.
​
Amarillide
L'intera pianta è velenosa, ma è il bulbo, ricco di alcaloidi, ad esserlo in misura maggiore. I sintomi sono vomito, diarrea, coliche, crampi, tremori e alterazioni del ritmo cardiaco.
​
Anemone
Può causare crisi convulsive e problemi gastroenterici. E' una pianta potenzialmente mortale perchè ad alte dosi determina depressione respiratoria.
​
Anturio
Le foglie giovani causano ipersalivazione, diarrea, vomito, emorragie e importanti difficoltà respiratorie.
​
Azalea
Pianta estremamente diffusa le cui foglie sono tossiche. I sintomi compaiono dopo qualche ora dall'ingestione e sono: anoressia, scialorrea, vomito, diarrea, nausea, depressione, coliche, tachipnea. Porta a morte per collasso cardiocircolatorio.
​
Begonia
L'intera pianta, ma in particolar modo le sue radici, può determinare problemi gastrointestinali, spesso fortunatamente a prognosi benigna.
​
Bella di notte
I semi neri, delle dimensioni di un grano di pepe, sono in grado di stimolare la curiosità nei cani. Se ingeriti, causano forti dolori addominali, nausea, vomito, midriasi pupillare e uno stato confusionale.
​
Belladonna
Le bacche di questa pianta, un tempo utilizzata per produrre cosmetici, possono determinare un'intossicazione letale in cani e gatti, con tachicardia, coma e paralisi del sistema nervoso parasimpatico.
​
Bosso
Le foglie di questa pianta, utilizzata soprattutto in viali, giardini e aiuole, sono cardiotossiche: la morte avviene per arresto cardiocircolatorio e respiratorio.
​
Calla
Tutta la pianta è tossica non solo per ingestione, ma anche per contatto. Se toccata infatti può causare bruciore. Se ingerita, invece, provoca nausea, ipersalivazione, dolori addominali, diarrea e vomito.
​
Ciclamino
Sia le parti aeree sia i tuberi del ciclamino sono tossici e in grado di provocare problemi gastrointestinali con vomito e diarrea e a volte anche convulsioni. Nel gatto è spesso letale.
​
Cicuta
E' una delle piante velenose più note. Le sue foglie, contenenti ben cinque diversi tipi di alcaloidi, portano rapidamente cani e gatti alla morte, con sintomi neuromuscolari. Il veleno agisce anche indirettamente, cioè in seguito a ingestione di un animale avvelenato da cicuta.
​
Crisantemo
Tutta la pianta contiene sostanze tossiche, le piretrine, che causano disordini gastrointestinali con ipersalivazione, vomito, diarrea e incoordinazione soprattutto nei cani di piccola taglia, nei cuccioli e nei gatti.
​
Croton
Pianta con foglie grandi, verdi, variegate di giallo. Le parti tossiche sono rappresentate dal fusto e dalle foglie, contenenti un lattice ricco d'ossalati di calcio, caustico e vescicante per contatto, e dai semi che, ingeriti, provocano sintomi gastroenterici quali vomito, diarrea emorragica e coliche.
​
Cycas
Tutte le parti della palma ornamentale sono velenose, ma la qualità maggiore di tossina è contenuta nei semi o "noci". E' sufficiente l'ingestione di appena uno o due semi per causare effetti molto gravi, che includono vomito, diarrea, depressione, convulsioni e insufficienza epatica.
​
Dafne
Tutta la pianta è molto tossica, ma, mentre il contatto con essa può provocare dolo forti eritemi, l'ingestione delle sue bacche causa stomatiti, diarrea, convulsioni, coma e morte. Il cane è particolarmente sensibile all'azione delle sue fitotossine.
​
Dieffenbachia
La sua linfa provoca intossicazione sia per contatto orale sia per ingestione. L'avvelenamento è caratterizzato da grave infiammazione del cavo orale, edema della glottide, cecità, vomito, diarrea, tremori.
​
Digitale
La sua ingestione è dannosa in quanto i glucosidi cardioattivi contenuti in questa pianta causano gravi aritmie cardiache e morte.
​
Edera
L'edera contiene saponine triterpenoidi che inducono vomito, dolori addominali, ipersalivazione e diarrea a volte letali.
​
Elleboro
E' tossico sia per contatto, perchè provoca lesioni cutanee anche di tipo ulcerativo, sia per ingestione perchè causa ipersalivazione, coliche, vomito, diarrea emorragica, disturbi cardiaci, paralisi e convulsioni.
​
Ficus
Le sue foglie e il suo fusto causano vomito e diarrea. Talvolta anche il solo contatto può determinare la formazione di vesciche a carico di cute e mucose.
​
Filodendro
Il suo fusto e i piccioli delle sue foglie a cuore sono tossici e provocano danni all'apparato respiratorio, ai reni e all'apparato digerente, con edema linguale e stomatite.
​
Gelsemio
I suoi fiori gialli possono stimolare la curiosità dei cuccioli, ma bisogna prestare grande attenzione perchè tutta la pianta è tossica e causa difficoltà di deglutizione e coordinazione dei movimenti, debolezza muscolare, convulsioni, difficoltà respiratorie e morte.
​
Gelsomino
E' una pianta pericolosa soprattutto per i gatti. Causa incoordinazione, disturbi alla vista, secchezza delle fauci, debolezza muscolare, convulsioni e gravi problemi respiratori.
​
Gigaro scuro
Tutta la pianta è estremamente velenosa perchè induce gravi e letali alterazioni del ritmo cardiaco
​
Giglio
Il cane può intossicarsi per assunzione delle foglie o del bulbo e i sintomi evidenziabili sono vomito, apatia e perdita di appetito. La prognosi è benigna se l'avvelenamento è trattato in tempi rapidi.
​
Giusquiamo
Le parti velenose di questa erba sono le foglie e i semi perchè ricchi di due alcaloidi in grado di determinare molto velocemente uno scompenso cardiaco grave e morte.
​
Glicine
I suoi semi e baccelli possono causare forte vomito, diarrea e dolori addominali.
​
Iris
Le sue sostanze tossiche sono localizzate nei bulbi che per la loro forma spesso suscitano la curiosità dei cani: se ingeriti possono determinare una sintomatologia gastroenterica.
​
Kalanchoe
Causa gastroenteriti, ma contiene anche tossine che agiscono a livello cardiaco alterando il ritmo e la frequenza cardiaci con conseguenze molto gravi.
​
Kalmia
La Kalmia è una piccola pianta sempreverde con fiorellini rosa, le cui foglie, a volte a punta, a volte ovali, sono particolarmente velenose: se ingerite in grosse quantità possono provocare convulsioni, coma e morte.
​
Lauroceraso
E' la classica pianta che viene comunemente utilizzata per le siepi. L'intera pianta è tossica, ma sono soprattutto le foglie e i frutti a essere letali. Contengono infatti gli acidi idrocianidrico e prussico, potentissimi veleni che portano a una rapida morte preceduta da convulsioni.
​
Maggiociondolo
Pianta tanto bella quanto velenosa in tutte le sue parti: provoca coliche, crampi, incoordinazione fino al coma.
​
Mandragora
L'ingestione dei semi di questa pianta, anche in dosi limitate, è pericolosa. Essi contengono infatti scopolamina, atropina e altre sostanze in grado di determinare rapidamente ipertensione, febbre, insufficienza renale e perdita di coscienza.
​
Monstera
La sintomatologia nei cani e nei gatti è paragonabile a quello di una forte reazione allergica. Dopo la masticazione della pianta sia ha evidenza di dolore, irritazione e ipersalivazione. Il pericolo maggiore è rappresentato dal possibile edema della glottide che causa dispnea e morte. La possibilità di sopravvivenza è legata alla rapidità dell'intervento medico.
​
​
​